Il Caffè è il singolo d’esordio di Alice Sacchi. Una sveglia per prendersi cura di sé stessi.

Singolo in uscita il 1 ottobre 2021 | Autoproduzione

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Il caffè è il singolo d’esordio della cantautrice bolognese Alice Sacchi, una barcollante ballata mattutina che ironicamente racconta di quell’istante in cui le proprie certezze vengono a mancare proprio come una credenza che ci nega il lusso della colazione.

Nella metafora quotidiana di una mattina iniziata storta, e che non accenna a raddrizzarsi, farsi una caffè rappresenta quella coccola che ci rinfranca, quel prendersi cura di sé stessi con gesti semplici, ordinari ma necessari. Nel brano scordarsi di una commissione così basilare e negarsi queste piccole cure rappresenta la presa di coscienza di un doloroso vuoto da colmare che ci ha portato a trascurarci. Nello svolgimento della canzone ci si rende conto che è indispensabile invertire questa tendenza per tornare a stare bene ricominciando a volersi bene.

Questa narrazione prende vita anche nell’arrangiamento attraverso vari escamotage tecnici: la prima strofa è costruita su tempi dispari creando anche musicalmente la sensazione di instabilità evocata dal testo. Tazzine e cucchiai sono stati utilizzati come strumenti a percussione in un richiamo a una colazione impossibile mentre Alice ha registrato le voci sdraiata in modo da comunicare anche nel canto una sensazione di abbandono e vulnerabilità.

Il caffè è il primo di una serie di singoli a cui Alice sta lavorando in questi mesi con gli arrangiamenti di Ludovico Banali e la produzione di Simone Laurino. Questi brani confluiranno nel suo EP d’esordio in uscita a inizio 2022.

Alice Sacchi è una cantautrice bolognese, laureata in musicoterapia e in canto jazz, due percorsi che hanno dato alla sua voce estensione e delicatezza, per colpire e curare, strappare e ricucire. Nelle proprie canzoni affronta diverse tematiche tutte riconducibili a un percorso di scoperta interiore, un viaggio che passa attraverso il conflitto tra il concetto di amore e quello di morte, una ricerca che parte dal corpo e riporta al corpo, fra sacralità e sessualità.

Le composizioni indagano così la necessità di scavare nella propria interiorità, con ferocia e tenerezza, per ricondurci al centro, spogliarci e ritrovarci. Concetti universali e senza tempo letti con una particolare attenzione alle dinamiche della contemporaneità, uno sguardo al passato ma con i piedi ben piantati nel presente. In modo simile l’impasto sonoro parte da una base cantautorale acustica al quale aggiunge una trama elettrica ed elettronica avvicinandosi ad una sonorità moderna.

Influenze: Marta sui tubi, Noa, Aurora, Joni Mitchell, Gaber, Leonard Cohen, Niccolò Fabi, Joni
Mitchell, Brunori sas

Credits: Testo e musica di Alice Sacchi. Arrangiamento di Ludovico Banali. Produzione, mix e
mastering di Simone Laurino. Artwork di Martina Platone.

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