Lorenzo Pagni, in arte Pugni, nasce nel 1993 sulle sponde di un fiume e cresce navigando sulle sue acque.
Per la maggior parte della sua vita, ogni giorno, ha passato ore seduto su una canoa, sorretto dall’acqua e circondato dagli alberi, in silenzio, ripetendo lo stesso gesto milioni di volte.
Pugni scopre la musica da bambino grazie ai dischi del padre, ma la comprende nel ritmo cadenzato dalle remate. Quella chiamata sarà tanto forte da trasformare il remo in una chitarra e la fatica in conoscenza dell’animo umano.
Lorenzo di giorno fa lo psicologo in una clinica psichiatrica, di notte scrive canzoni.
La distribuzione delle sue opere è affidata a Believe Music Italia, mentre GDG Press seguirà l’ufficio stampa del progetto.
A breve fuori il primo singolo estratto.

Artwork: Alice Bazzini
Ho capito chi sono veramente quando ho smesso di raccontarmi per quello che credevo di essere.
“Orchestra di silenzi” è un invito ad abbandonare l’immagine che abbiamo di noi stessi per aprirci al cambiamento, alla trasformazione e all’evoluzione. Nasciamo partendo da un nucleo meraviglioso e fragile, cresciamo aggiungendo strati protettivi che, nel tempo, si induriscono come roccia.
È anche un invito al maschio, figlio sano del patriarcato (di cui mi sento pienamente parte), ad abbandonare l’immaginario dell’uomo forte, stabile, a cui non è concesso aprirsi troppo perché fuori luogo, fuori ruolo.
Il brano uscirà intorno all’8 Marzo, e vorrei poter veicolare un messaggio: la piaga della violenza sulle donne è spesso uno specchio della violenza, fisica e psicologica, a cui sono stati sottoposti gli uomini durante la crescita. Il patriarcato esercita sul maschio una pressione insostenibile che rischia troppo spesso di esplodere in rabbia e violenza. C’è sicuramente necessità di denunciare, ma anche di rieducare, comprendere e curare.
In questo giorno così importante, faccio la mia piccolissima parte dicendo che non è possibile curarsi guardandosi allo specchio. Il “ce la faccio da solo” è l’ennesimo tentativo di mantenere un’immagine di sé costruita su principi vecchi e malati.
Puoi smettere di orchestrare i tuoi mostri nascondendoti e rimanendo in silenzio. Non c’è da
vergognarsi. Parlane, confrontati, fatti aiutare. Non sarai meno uomo per questo.
Questa incapacità di trattare le emozioni porta alla necessità di nasconderle nei cessi delle feste e dei concerti, dove le droghe abbondano come sedativi e diversivi alla libera espressione di sé.
Dentro questo pezzo c’è anche il significato del mio nome d’arte: Pugni, oltre ad essere un gioco di parole col mio cognome, è il ricordo di un periodo in cui la rabbia e l’aggressività mi impedivano di cogliere la complessità e la bellezza di tutti i vari colori emotivi che non mi permettevo di usare per dipingere i miei giorni.
Questo pezzo è nato in studio, di pari passo con la produzione. Assieme a Kendo abbiamo cercato di esprimere una sensazione di liberazione, come una corsa in riva al mare dopo essere stati incarcerati per anni.
È probabilmente il mio pezzo preferito, quello che mi fa urlare fuori i blocchi emotivi.
Crediti
Testo di Lorenzo Pagni.
Musica di Lorenzo Pagni e Bruno Chiaffredo.
Prodotto da Lorenzo Pagni.
Mix: Peppe Petrelli
Master: Giovanni Versari
Chitarre di Lorenzo Pagni e Zeno Marchi.
PUGNI
Torino, pop
Lorenzo Pagni, in arte Pugni, nasce a Pisa il 19/06/1993.
Sin da piccolo dimostra una naturale tendenza al canto e alla musica, che sviluppa ed affina grazie ai dischi del padre.
Lorenzo si avvicina allo studio della musica a 11 anni, suonando la batteria come primo strumento, che nel corso degli anni sostituisce con la chitarra per poter avere più possibilità espressive.
Nonostante l’amore per la musica, la principale attività di Lorenzo è per anni lo sport. Passa le giornate in canoa, sorretto dall’acqua e circondato dagli alberi del suo caro fiume Arno, ripetendo e affinando lo stesso gesto milioni di volte.
Negli anni colleziona ottimi risultati a livello italiano e internazionale, rappresentando anche l’Italia ai campionati europei e mondiali.
Parallelamente, dall’età di 16 anni inizia ad esibirsi nei locali, suonando la batteria, la chitarra e cantando.
La musica rimane sempre con lui, ma è una cosa troppo bella che non riesce a concedersi totalmente. Lo sport, la competizione e lo studio occupano la stragrande maggioranza della sua vita, per anni. Il suo senso del dovere è il suo principale limite.
Col tempo, però, si accorge di quanto sia ampio il divario tra i suoi desideri e le sue azioni quotidiane.
In un lento percorso di consapevolizzazione, la pagaia viene sostituita totalmente dalla chitarra e Lorenzo inizia a scrivere canzoni.
Ma è ancora lungo il percorso che lo porterà a far sentire quello che scrive. Le sue canzoni
rimangono segretamente nascoste in camera sua per anni.
Nel frattempo Pugni inizia a lavorare nei locali notturni come barman, musicista e dj e recupera la mondanità e il divertimento perso durante l’adolescenza, forse pure troppo.
Si esibisce facendo della musica la sua fonte di guadagno, ma suona per lo più cover, cantando ogni tanto qualche canzone inedita, di quelle che non parlano di lui, di quelle scritte col freno a mano, che possano piacere all’ascolto, senza impegnare troppo.
Nel 2018 entra in un gruppo di nome “Scarlett” con cui inizia a suonare in giro per l’Italia, con qualche uscita in Francia e Olanda. Con gli Scarlett produce qualche canzone che farà poi uscire col nome di Pugni una volta sciolto il gruppo.
Nel 2020 sente la necessità di cambiare posto dove stare. Saluta il fiume, il mare e i pescatori per spostarsi a Torino.
È qua che Pugni inizia a esprimersi per quello che è. L’ambiente è molto più stimolante rispetto alla sua amata Pisa, tuttavia in un modo o in un altro è la sua città natale a dargli ancora qualcosa.
L’incontro con Danny Bronzini (Jovanotti, Willie Peyote, Venerus), suo concittadino trasferitosi a Torino, è determinante nel proprio percorso di crescita artistica e nell’adozione di una visione matura del processo creativo. Danny, così come Kendo, produttore torinese con cui Pugni scrive e produce in grande sinergia, gli offrono nuovi stimoli che lo portano a liberarsi dalle proprie rigidità e a dare l’avvio a un processo di ricerca tutt’ora in corso.
Parallelamente all’attività di musicista, Lorenzo si laurea in psicologia e inizia a lavorare come psicologo in una clinica psichiatrica, dove ascolta storie di vita al limite del credibile.
La complessità delle persone che incontra gli fornisce il materiale emotivo per scrivere, che diventa non solo una necessità espressiva, ma un vero e proprio strumento terapeutico con cui poter esorcizzare il dolore.
Pugni ha selezionato 8 delle canzoni che ha scritto negli ultimi anni e le ha raccolte nel suo primo album in uscita nel 2024 con distribuzione Believe.
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