«Da quando abbiamo scritto e pubblicato ‘Fingere di essere ciò che si è’, siamo riusciti a collegare molti dei punti che compongono l’universo di cose che ci fa stare male e che abbiamo sempre esplorato con la nostra musica. È stato perlopiù un percorso individuale, visto che negli anni non ci siamo visti poi tanto, ed è stato un percorso che ci ha portati verso nuove diverse risposte. In ‘Le Ferite del Gelo’ il filo rosso che corre lungo tutto ciò che abbiamo prodotto continua a correre indisturbato. L’occhio critico e imbarazzato con cui si guarda il proprio passato continua e continuerà per sempre a scrutare: significa che ci stiamo capendo, ci stiamo migliorando, che ci stiamo provando»
Il nuovo disco, anticipato dai brani “Grandi Spalle”, “Abbocco e poi affogo” e “Pallone Gonfiato”, racconta la loro visione sregolata della vita, che brano dopo brano prende completamente il sopravvento, quasi a tracciare una nuova strada. Il tentativo di creare una rottura netta e di cercare anche nuovi modi per arrivare al proprio pubblico è evidente. Facendo fede al loro istinto per la melodia, per la ricerca di strutture e arrangiamenti ricercati, impregnando le liriche di echi di emo e versi esistenziali, la band raggiunge ampiamente una nuova maturità, non solo anagrafica, ma anche artistica.
Tracklist
1. Mimi
2. Abbocco e poi affogo
3. Oro
4. Pallone gonfiato
5. Ho fatto un sogno
6. Stailontanodame!
7. Respirava
8. Grandi spalle
Crediti
Prodotto da Cucineremo Ciambelle
Mix: Sean525 e Cutiepie Honeybunch
Master: Sean525
Biografia:
Foto: Laura Marceddu
Cucineremo Ciambelle sono quattro ragazzi tra i 23 e i 25 anni con base operativa tra l’Emilia Romagna e le Marche, sparsi a giro per l’Europa per motivi di studio. Prima li accomunava una passione, ora li accomuna un problema: quello di fare musica.
«Perché la facciamo ancora? Non ne abbiamo idea ma non abbiamo neanche una ragione per non farla.
A chi ci ispiriamo per farla? Ognuno di noi ha background musicali differenti in continua evoluzione e gusti altrettanto diversi, ma questo progetto unifica le rette in un unico punto ben preciso.
Una volta ci ritenevamo ‘pop affettuoso’, ora sappiamo di essere rock di tipo fuoco».
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