Convivere con il proprio MOSTRO: fuori venerdì il nuovo singolo de I LE LUCERTOLE

C’è chi crede di portarsi dietro un’ombra e chi un mostro. Ma in realtà, un mostriciattolo che ci fa compagnia ce l’abbiamo tutti. Un mostro che si sveglia con noi, che ci segue in metro e al lavoro o all’università. Un mostro che ci accompagna in questi lunghi pomeriggi invernali o che esce fuori al freddo con noi di notte. Un mostro che ci somiglia, costruito pezzo dopo pezzo da noi stessi, un mostro che ci ricorda che siamo diventati grandi e che certe cose ormai appartengono al mondo delle fantasie e dei ricordi. Un mostro con cui fare pace. Un mostro da comprendere e dal quale farsi comprendere, un mostro che ci dà l’enorme opportunità di fare i conti con noi stessi.
Il secondo singolo de I Le Lucertole per Costello’s Records è da brividi. Una risposta a chi pensa che la musica della Generazione Z sia solo un elenco sbiadito di piccoli frammenti quotidiani. Se è vero che “Il silenzio non esiste, è un’invenzione dell’uomo”, allora schiacciamo play, e impariamo a giocare con il nostro adorabile “MOSTRO”.

È l’una di notte e stai vedendo quel vecchio amico sorridere. Ti viene in mente di quando vi siete fatti cullare dalle spighe di un campo, in mano la chitarra, una bottiglia di vino. È strano pensare che sarà raro incontrare di nuovo momenti privi di timore, spavento. L’amore puro che hai provato la prima volta, le volte che ti sei buttato senza guardare quando era alto il dirupo. Ma il tuo mostro sarà sempre lì, pronto a ricordarti come le cose erano, e come non saranno mai più così. Il tuo mostro però sei tu, una parte di te stesso di cui non potrai mai liberarti.

Crediti

Registrato presso Studio 85
Mixato e masterizzato da Majoritzm Lab
Produzione a cura di Girometti Matteo, Bongiorno Marco, Riccardo Bartolini
Scritta da Sammaritani Filippo, Bizzo Mattia, Girometti Matteo

Biografia:

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Foto: Bertozzi Lorenzo

I LE LUCERTOLE sono una band formata (anzi in continua formazione) da quattro giovani riminesi e tutta la loro variegata complessità.
Come lucertole, amano il sole e i cambiamenti.
Perdono la coda, anche in modo traumatico, ma senza farsi mai scappare l’occasione di rimettersi in gioco, mutare, crescere.
Sono estro, emotività, energia, tre parole che iniziano per e, come la congiunzione.
Ed è proprio una congiunzione (astrale) che li porta a conoscersi (in un bar) e a decidere a tavolino il loro unico obiettivo nella vita: salvare il pop italiano.
E se non volete credere a delle chiacchiere da bar, ascoltateli.
Però poi offrite voi.

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