A distanza di poco più di un mese dalla release di “Osmanto”, che ha ottenuto ottimi riscontri (tra cui l’inserimento nella prestigiosa playlist EQUAL Italia di Spotify), e dalla quale è stato tratto un emozionante video live registrato presso il nuovo laboratorio radiofonico di Alessio Bertallot per il progetto MI SIDE al Mercato Centrale di Milano, la cantautrice milanese aggiunge ora un importante tassello al suo percorso.
Con le prime quattro uscite abbiamo imparato a conoscerla e il suo stile si è fatto sempre più preciso e raffinato. Ci siamo innamorati della voce, sussurrata e profondissima, della musica, così particolare, modellata da mille schegge elettroniche sparate in traiettorie lontanissime, ma capaci di compattarsi in un unico sound solido e riconoscibile.
Con “Chi può”, Marta va oltre e si apre al mondo: la sua intimità diventa un tutt’uno con la complessità di ciò che la circonda.
Questo brano tratta temi che definire attuali è corretto, ma anche profondamente ingiusto, perché nel 2022 la parità di genere dovrebbe essere qualcosa di consolidato, di ampiamente conquistato. Invece no, c’è chi può e chi non può.
Lo spazio pubblico, che per definizione dovrebbe essere a disposizione di tutt*, non è così nella realtà, lo sappiamo bene. Una ragazza – e qui ovviamente il femminile è d’obbligo – non è libera di girare indisturbata ovunque e in qualsiasi momento. Ci sono troppi confini invisibili, ma non per questo meno invalidanti, che subdolamente spariscono o si minimizzano nel dibattito pubblico, ma che puntualmente ritornano con tutta la loro innegabile presenza nel quotidiano. Anche perché c’è chi può e chi non può avere voce in capitolo nel cosiddetto dibattito pubblico. Cambiano i ruoli, i punti di vista, non tutti i pennarelli colorano con lo stesso colore. Alcuni sono indelebili, altri hanno le punte più spesse, quello che resta sul foglio è sempre qualche sfumatura cancellata o ricoperta da chi può usare liberamente la tavolozza a proprio piacere.
Per rendere tridimensionale questo concetto, ad accompagnare l’uscita del brano ci sarà un video che ricontestualizza nel nostro presente “La riappropriazione della città”, il celebre cortometraggio del 1977 di Ugo La Pietra. In questo video, ideato da Veronica Moglia (Facciocosepunto) e diretto, girato e montato da Michelle Pan, Marta intreccia un dialogo serrato con la Milano di oggi, ridisegnandone le mappe, ascoltando la voce dei suoi muri, capovolgendo l’utilizzo degli spazi pubblici per fare sentire la propria presenza, con grazia, ironia e fantasia. E con quello stile ormai inconfondibile che la scena musicale indipendente non ignora più.
MARTA TENAGLIA – CHI PUÒ (Costello’s Records, 4 marzo 2022)
C’è chi può e chi non può.
Occupare spazio, definirsi, sbagliare strada.
La realtà oggettiva potrebbe anche non esistere, perché cambia molto a seconda del punto di vista da cui scegliamo di guardarla.
Io, donna-bianca-etero-cis, canto la mia lotta e cerco di tacere e ascoltare quando l* altr* cantano le loro.
Da che privilegio guardi il mondo?
Testo
Anche se sto atte
Anche se mi pe
Anche chiedere
posso, è permesso, scusa ti sto addosso?
Anche perdere
giù scendi sotto sbagliati su tutto
Anche se sto atten
ta a dove mi tuffo, scivolo di brutto
Anche se mi pen
to fare sempre giusto è un lusso e c’è
A che serve st’an
goscia del traguardo, guardati un po’ intorno
Tanto sei in ritar
do da quando nasci, lascia sta’
Bello andare in giro come te senza nessuna menata
Come i fischi per strada
Come i pugni per casa
E meno attenzione a ciò che dice la gente
Soprattutto se è etero bianco ricco e beh, c’è
Chi può chi può chi può e chi no
Chi può chi può chi può e chi no
Chi può chi può chi può e chi no
Chi può chi può tu sì? Io no
Bello andare in giro come te senza nessuna menata
Come i fischi per strada
Come i pugni per casa
E meno attenzione a ciò che dice la gente
Soprattutto se è etero bianco ricco e cisgender

Foto, Art Direction & Styling: Facciocosepunto
Il percorso di Marta è iniziato nell’autunno del 2020 con la pubblicazione di “Bonsai” per poi proseguire con altri due singoli, “Ventilatore” e “Alda Merini centravanti”. Un percorso già ricco di riconoscimenti che l’ha portata ad essere l’unica artista italiana selezionata da YouTube Music nella playlist “Women on the rise” in occasione dell’International Women Day. Con il suo terzo singolo “Alda Merini Centravanti”, oltre ad essere inserita tra le canzoni più belle del 2021 per Lifegate Radio, è stata “Artista del mese” di MTV New Generation vedendo il suo videoclip in rotazione su MTV Music (canali 132 e 704 di Sky), e sono numerose le playlist in cui è stata inserita, tra cui la prestigiosa New Music Friday Italia di Spotify. Anche Alessio Bertallot ha da subito scommesso su di lei ospitandola più volte all’interno del suo programma Casa Bertallot(in onda anche su Lifegate) e l’illustratore e musicistaAlessandro Baronciani l’ha voluta al suo fianco nel suo spettacolo “Quando tutto diventò blu”.
Marta Tenaglia è certamente uno dei più sbrilluccicanti talenti che si sono messi in mostra negli ultimi anni.
Link artista