Sabato 27 aprile 1974, alle 21,47, a Trieste, nella scuola slovena di via Caravaggio, rione
di San Giovanni, esplode una bomba, figlia della strategia della tensione neofascista in
città. Da qui parte un viaggio ambientato negli anni Settanta in una Trieste affascinante e
multietnica, percorsa dalle inquietudini e dalle tensioni politiche dell’epoca, mentre l’intera
Italia è sconvolta da sanguinosi attentati, come quello al treno Italicus. Su uno sfondo
sociale minuziosamente ricostruito, s’intrecciano le storie private dei quattro protagonisti
di questo romanzo storico che scaturisce da uno scrupoloso lavoro di ricerca. L’arrivo in città di
Pier Paolo Pasolini per una conferenza alla Casa dello studente fa da trait d’union alle singole
vicende personali, ciascuna delle quali, seppure con esiti differenti, appare fin dall’inizio
sospesa tra un gioco di combinazioni casuali e il compimento di destini ineluttabili.
“Nonostante il male storico e metafisico che prova a stroncare (peggio, a insozzare) ogni
nostro sforzo, e nonostante il finale (anche) tragico del romanzo, in tutte le vite raccontate da
Stefani c’è l’oltre e, quasi, l’oltranza, ma senza superbia. Di questa tensione, leggera e
profonda al tempo stesso, abbiamo bisogno, come del pane”. (Gianluca Paciucci)
Il libro
Titolo: Trieste, 1974
Autore: Massimiliano Stefani
€ 16,00 – pag. 256
In libreria dal 10 marzo 2022
L’autore Massimiliano Stefani è nato e vive a Trieste, dove lavora come legale presso un Ente pubblico.
Laureato in Giurisprudenza e abilitato alla professione di avvocato, è attento alle tematiche sociali e alle realtà giovanili e ha prestato opera di volontariato presso alcune associazioni della sua città. Nel 2019 ha pubblicato Il bersaglio umano. Storie di bullismo. Questo è il suo secondo libro.