una rivoluzione permanente dentro noi stessi
“L’arte di star bene non è cosa a cui dover tenere, per non uscirne pazzi”. Questo ci dice Ciulla nel brano che dà il titolo al suo nuovo album. Un disco che è la rappresentazione di ciò che accade – raramente – a certi artisti: raggiungere quel momento preciso in cui la vita vissuta, l’ispirazione e l’esperienza maturata si fondono alla perfezione, portando a un lavoro per certi versi definitivo.
Le nuove canzoni di Ciulla sono fotografie perfettamente a fuoco, sono degli instant classics. Germogli fioriti spontaneamente dopo un inverno freddo, il frutto delle fatiche di un periodo difficile.
In questo LP c’è spazio anche per un intermezzo. Un messaggio vocale, messo lì non a caso, spietato e speranzoso, che spiega tutto: “Ricordati che non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che è vero. Non ti lamentare, resta così, deluso ma felice, felice e mai appagato. L’arte di star bene non è un’utopia, ma una ricerca, una rivoluzione permanente dentro noi stessi, fuori dalla pelle”. Cos’altro aggiungere? I dischi che non perdonano sono perle rare, ignorarli significa non volersi bene.
«L’arte di star bene non è la stabilità, ma la continua rincorsa verso noi stessi, le nostre ambizioni e i nostri compromessi.
Ho composto queste canzoni nell’arco dei tre anni che hanno segnato il passaggio da una giovinezza sognante ad una maturità scostante. Sono dieci momenti diversi che comunicano tra loro senza parlare la stessa lingua. Forse è per questo che si capiscono perfettamente.
“L’Arte Di Star Bene” è il mio nuovo primo disco.
Quello che mi ha coinvolto di più dal punto di vista produttivo e che mi ha fatto diventare grande.
Non un’utopia,
ma una rivoluzione permanente. Dentro noi stessi
fuori dalla pelle.»
Tracklist
1. L’arte di star bene
2. Fantasma
3. Il cielo sulle spalle
4. Povero me
5. Ragazzo difficile
6. L’amore è inutile
7. Verrà altro tempo per noi
8. Intermezzo
9. Viaggi in Sud America
10. Distante
Crediti
Testi, musica e arrangiamento: Antonio Ciulla
Produzione artistica: Antonio Ciulla e Federico Carillo
Mix: Federico Carillo
Master: Giovanni Versari
Biografia:

Ciulla scrive musica dalle scuole medie e non vede alternativa al futuro. Dal 2010 al 2017 fa parte dei Violacida, band con cui incide i due album “Storie mancate” e “La migliore età” (Maciste Dischi, 2016). Nel 2018 intraprende la carriera solista e vince il Premio Ernesto De Pascale per la miglior canzone in italiano. A settembre 2019 esce per Black Candy/Peermusic il suo album d’esordio “Canzoni dal quarto piano”, prodotto da Fabio Grande de I Quartieri.
L’anno successivo, in concomitanza dell’uscita del nuovo singolo “Mamma ho perso lo stereo”, pubblica “Album dei Ricordi”, un album di venti tracce nato in seguito ad una call to action sui social. L’esperimento, unico in Italia, è uscito per Costello’s/Black Candy/The Orchard e consiste in una raccolta di diciannove note vocali musicate dall’artista.
A novembre 2020 esce il nuovo singolo “Irreversibile”.
Tra il 2021 e il 2022 rientra in studio di registrazione con Federico Carillo per lavorare al suo nuovo disco che vedrà la luce nel 2023.
Contatti
Teo Agostino www.costellos.it