Emit

river”, il fluire di una serena nostalgia

Il nuovo singolo di Emit

river” è il nuovo singolo del cantautore Emit, un brano in lingua inglese con chitarre elettriche cristalline che galleggiano su un beat lo-fi lasciandosi trasportare dalla corrente, allo stesso modo i sentimenti di una relazione si allontanano da noi diventando ricordi.

L’immagine del fiume, con il suo incedere lento e inesorabile ma comunque placido e calmo, trasmette un particolare stato d’animo, una sorta di serena nostalgia. Il testo racconta la premura che si prova in una relazione nel momento della distanza e l’incapacità di controllare le emozioni di quel rapporto (“Torino sette ”), ma allo stesso tempo manifesta il desiderio che quei sentimenti non finiscano (“I never wanna learn this love”). 

La canzone nasce negli anni dell’università, in particolare durante l’Erasmus a Rotterdam, dove ad un concerto Emit sente esattamente il sound che stava cercando. Chiede chi mandava i beat e incontra così Noel Gregory van Drunen della band Dichter Bob. Di lì a poco si rivedono per registrare, Noel campiona un beat da una tastiera degli anni ’80 e lo filtra attraverso un mangianastri. Su quel beat Emit compone e incide chitarra e voce.

Quest’ultima versione è stata rifatta lo scorso autunno mantenendo il beat originale. Sono stati aggiunti synth e basso a sostenere gli accordi di tre chitarre che suonano la medesima parte, con svisate e fraseggi diversi, intrecciandosi appunto come affluenti di un fiume.

lI singolo anticipa “vivo (deluxe)” in uscita il 24 marzo 2023, una versione aggiornata e estesa dell’album d’esordio uscito il 9 dicembre 2022. Un’operazione sicuramente particolare con cui il cantautore sceglie di ampliare il precedente lavoro con sei nuove canzoni che ampliano e aggiungono nuovi colori al mondo di “vivo

Emit è lo pseudonimo di Emanuele Conte, potrebbe sembrare un diminutivo del suo nome ma,
imprevedibilmente, è la sigla di un corso di laurea magistrale: Economics and Management of
Innovation and Technology. Per lui quegli anni di studio rappresentano un momento particolare, di
decisioni e cambiamenti, in cui ha capito che doveva godersi il proprio percorso e cercare di usare la
propria musica per creare conforto e connessione con gli altri.
Una musica fatta di contrasti che però convivono in armonia: i testi raccontano storie tristi ma spesso
approcciate in chiave sottilmente ironica, i brani si basano sul groove spontaneo e espressivo della
chitarra che incontra beat lo-fi sintetici ma a loro modo organici, vivi.
Negli anni, oltre ad un’intensa attività live, ha viaggiato spesso in Italia e in Europa come busker,
soprattutto nel Regno Unito, riuscendo ad essere ospite della BBC Radio di Liverpool. Nel 2019 vince
il primo premio del concorso Special Stage di Officine Buone (con cui collabora facendo volontariato
negli ospedali dal 2018) e nel 2022 arriva tra i quattro finalisti di Musicultura, esibendosi per due
serate all’Arena Sferisterio di Macerata.
Influenze: Lucio Battisti, Le luci della centrale elettrica, Ben Howard, Damien Rice, Youth Lagoon,
Jesse Marchant, James Blake, Tracy Chapman
Credits: Scritto da Emit. Prodotto da Emit, Carlo Cantini e Carlo Alberto Conte. Registrazioni, mix e
master di Carlo Cantini presso il Digitube Studio. Artwork e foto di Giulia Filosa.


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