L’artista milanese domani in finale a Musicultura 2023 con il brano “Ipersensibile”.
Simone Matteuzzi, cantautore e polistrumentista della nebbiosa provincia di Milano classe 2001, scrive e realizza le sue canzoni sonnecchiando qua e là tra accordi, profumi, sillabe e impressioni; forse con grande acutezza e sensibilità, o forse con un’ironia agitata, brulicante.
Sin da bambino è innamorato della black music, suggestione che completerà negli anni del liceo con la scoperta e lo studio del jazz, della classica, del cantautorato e dei generi sperimentali.
Fa, in questi anni, una ricca scorpacciata di Lucio Dalla, Pink Floyd e Beatles passando per Miles Davis e Battiato.
Nel frattempo suona in numerosi locali di Milano e hinterland con progetti jazz e cantautorali e nel 2018 vince il premio per cantautori della Fondazione Estro Musicale (Milano), seguito, nel 2022 dal Premio “Ricerca e Contaminazione” della Pino Daniele Trust Onlus, con la quale partecipa successivamente come artista e tastierista all’evento “Qualcosa Arriverà”, audiovisual performance nella Galleria Umberto I di Napoli (Dicembre 2022).
Sempre nel 2022 inizia a collaborare, come artista e produttore, con Zebra Sound, società di produzione ed edizione musicale di Milano, con la quale produce il suo progetto d’esordio.
A maggio 2023 inizia la sua collaborazione con Costello’s Records, in concomitanza con il suo approdo alla finale dell’edizione 2023 di Musicultura grazie al singolo “Ipersensibile”.
L’evento si terrà il 5 maggio 2023 alle 21 al Teatro Persiani di Recanati.
Nata in una fredda notte di sconforto provinciale, “Ipersensibile” racconta la difficoltà emotiva del relazionarsi con persone e ambienti di una società sempre più performante. La paura e la frenesia di questi contesti si riflettono infatti nella musica che compie volteggi paranoici tra un genere e l’altro, saltando drasticamente dall’acida drum&bass a un moderno andamento R&B sopra al quale è ironicamente sottolineata la presenza di “(…) un qualcosina che non va bene”.
Testo
Guardo giovani maschi più belli di me
Che sanno sempre cosa dire
Tante belle ragazze che cantano meglio di me
E scrivono cose buone da mangiare
Le mie ruote, da sotto le gote, assaggiano ansie sinuose, già note
E, vuote alle tre di notte, giro autostrade coi pollici e forse
Sento come un qualcosina che non va bene.
Io sento come una nauseetta che mi fa morire
Sento il vuoto cosmico nell’istruzione
Io percepisco tutti i microfoni dentro un acquazzone
Io sento guerra, sento morte, non provo amore
E siamo rimasti a parlare a lungo io e te
Ma sai, non ti son stato mai a sentire
Mi dici cose troppo normali, per nulla interessanti
Ti lavi tutti i giorni e non usi più i contanti
Mangi in fretta la pasta mentre si imbarazza anche la tovaglia a pois.
Io sono tutto distrutto, angosciato ed in lutto, guardo il sugo e in lui mi nutro
Di un certo qualcosina che non fa bene.
Come una cattiveria che mi fa venire voglia di sparire
Sento sempre l’esigenza come di dover perire
Come un tenero presagio, come un libro, un dizionario che mi fa starnutire
Come un gatto, un lampadario, un disagio, un disco orario
E me ne torno a dormire
Crediti
Testo: Simone Matteuzzi
Musica: Simone Matteuzzi, Daniele Spatara, Matteo Vai, Daniele Sirtori
Produzione: Simone Matteuzzi, Daniele Spatara, Matteo Vai, Daniele Sirtori
Registrazione: Zebra Sound
Mix: Simone Matteuzzi, Daniele Spatara, Matteo Vai, Daniele Sirtori
Master: Zebra Sound
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