LA CRISI

Sono anni particolari per la musica… e per l’arte in generale.

Viviamo un periodo storico dove le certezze sono finite… sia nel bene che nel male, intendiamoci. Se prendiamo il caso della musica, ci basta poco per intuire che ultimamente nemmeno un grosso investimento riversato su un progetto può partorire garanzie… garanzie di successo e visibilità. Ci sono casi di artisti che, con una manciata di euro e tante idee, hanno completamente ribaltato l’ambiente musicale… ma di controparte vediamo progetti con grossi budget naufragare nel nulla, sorretti al massimo da qualche ora di finta notorietà.

A me piace osservare… guardare cosa accade con grande curiosità… e, insieme ad un gruppo di amici/colleghi che hanno la mia stessa visione, abbiamo pensato di aprire un magazine per racchiudere il nostro punto di vista e dare voce a chi ha un progetto interessante da proporre… non ci siamo travestiti da “crocerossine” per salvare la musica in difficoltà, semplicemente non ce ne frega un cazzo di monetizzare con il magazine (per fortuna abbiamo in altri campi il nostro sostentamento) e quindi abbiamo trovato giusto incanalare la nostra passione su una piattaforma che ha lo scopo di garantire spazi a progetti che ci piacciono davvero…

Il nome “Crisi Mag” nasce come provocazione… è una coltellata di ironia sferrata per esorcizzare un periodo storico complesso… tutti parlano di crisi… lo ripetono mille volte al giorno… tutti… Basta! Davvero, basta!

Piangersi addosso non fa per noi, quindi, in un momento in cui tutti parlano di incertezza, noi apriamo un magazine che ha lo scopo di lanciare una piccola provocazione e mostrare che i più caparbi sfruttano la crisi e ne ricavano un principio di rivoluzione… chi è concentrato a piangere non nota chi si fa il culo per prendersi gli spazi che si merita.

Chi è privo di talento e si impegna ogni giorno raggiungendo il successo, non è stupido… è stupido chi sa di avere talento e non fa un cazzo per costruire qualcosa per mostrarlo ad un pubblico, sprecando tempo a puntare il dito su chi, a detta sua, non vale nulla…

La nostra avventura parte da qui… da oggi… o forse è il frutto di un ideale che è nato anni fa e che finalmente si sta materializzando giorno dopo giorno. Spero di ritrovarmi qui tra dieci anni e di scoprire che le radici del mio pensiero siano rimaste invariate… certo, il cambiamento è sacrosanto, anzi, per quanto mi riguarda è obbligatorio… ma spero che quella scintilla che illumina il buio del pessimismo non si spenga mai… MAI.

Amo la musica… amo la scrittura… in modo viscerale… a tratti morboso… e mi piacerebbe parlarne proprio in questo pezzetto di terra di nessuno (o di tutti, ognuno sceglie il suo punto di vista).

Quando crei una strada alternativa e ti ritrovo il foglio totalmente bianco… gli hanno levato anche i margini a cui aggrapparsi… tutto bianco, come il foglio di una stampante… beh è inevitabile, un po’ ti spaventi… ma prova a pensare che quel bianco lo puoi riempire come meglio credi e che magari il disegno conviene iniziare a farlo a matita, in modo da poterlo realizzare sistemandone i lineamenti ogni giorno, affinchè si componga la figura che hai in mente e che ora ti appare un po’ sfocata.

Non partiamo con l’obiettivo di restare, partiamo con l’idea di partire… di tracciare le prime righe e, magari, di tracciarle insieme… a voi… e a chi ha fame di musica e di arte. Dove andremo, lo capiremo solo strada facendo… per ora è importante partire e incanalare le nostre follie in queste pagine.

Niente sarà più come prima… almeno per il sottoscritto è così… ne sono certo… dopo aver cambiato completamente vita neli ultimi 12 mesi, sono pronto a rimettermi in gioco senza paura.

La crisi, in fondo, a me piace.

Dino “Dydo” Dispenza