Iniziamo il 2022 con il volume altissimo, come è giusto che sia. “Tourists and terrorists” è il brano di “Bound” (l’album in uscita a marzo) che più guarda alla società contemporanea e lo fa con un espediente letterario che risale alle favole di Esopo, rappresentando i comportamenti umani con le immagini animali.
Si racconta di un cane nero che guida una macchina senza controllo, schiacciando le persone che finiscono sotto le sue ruote; formiche guerriere che spingono topi-bambini ad annegare in mare; pecore assuefatte dallo shopping e dal consumo di latte vaccino, nutrendosi così della sofferenza di altri animali; insetti impazziti che brulicano in una rete di illusioni; balenottere azzurre che ottengono la loro vendetta; infine, il mantra pubblicitario di pappagalli e merli: “tutto andrà bene”.
Sullo sfondo una ritmica granitica e martellante, su cui si intesse una foresta di loops e accordi dissonanti. All’intro classicheggiante, con il tremolo di chitarra che viene soverchiato dagli altri strumenti, fa da contraltare la cavalcata dell’outro, dove i distorti esplodono prima della fine.
Nelle intenzioni della band, “Bound” non è solo un LP, ma una unitaria opera d’arte che abbraccia musica, letteratura, fotografia, performance live e arti visive. Il tema centrale, le “relazioni”, umane e non, quale base su cui poggia l’esistenza, è la chiave di lettura dell’intero progetto e della scelta di registrare il disco dal vivo, in un’unica sessione senza soluzione di continuità. Ogni canzone è collegata alla precedente ed alla successiva, ogni brano ha il proprio video che, unitamente agli altri, andrà a comporre un’unica narrazione audiovisiva.
«Chi sono gli animali che compaiono nei nostri sogni, e perché vengono a noi, proprio a noi che abbiamo trascorso gli ultimi due secoli a sterminarli regolarmente, a un ritmo sempre più rapido, senza pietà, specie per specie, in ogni parte del mondo? Eppure, con quanta incrollabile fiducia continuano a entrare nella nostra anima dal sogno, nelle nostre fantasie infantili, nel nostro immaginario artistico – e a spezzarci il cuore con le loro sofferenze. Un cormorano cosparso di petrolio, un rinoceronte maciullato per il corno, i maiali che gridano nei recinti dei mattatoi, il pesce capovolto che galleggia, le balene arenate, morenti»
(James Hillman, Presenze animali)
Crediti
Prodotto da Earthset, Carlo Marrone e Claudio Adamo
Registrato da Simone Padovan e Claudio Adamo al VACUUM Studio
Mix: Claudio Adamo
Master: Claudio Adamo presso Fonoprint Studio
Biografia

Foto: Elide Blind
Gli Earthset sono un quartetto alt-rock bolognese composto da Luigi Varanese, Costantino Mazzoccoli, Emanuele Orsini ed Ezio Romano.
Insieme dal 2012, dopo l’esordio del 2015 con il concept album “In a State of Altered Unconsciousness” e l’EP “POPISM” del 2017, nel 2018 realizzano la sonorizzazione del film muto “L’Uomo Meccanico”, pellicola italo-francese del 1921 restaurata dalla Cineteca di Bologna. Da questa esperienza nasce un tour, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, che li porta a presentare la sonorizzazione lungo tutto il territorio nazionale e anche all’estero. Si segnalano la presentazione de “L’Uomo Meccanico” all’interno del Pesaro Film Festival; la partecipazione alla rassegna “Balletti Meccanici” prodotta dal Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci; la serata inaugurale del Soundscreen Film Festival di Ravenna 2019, in cui la band ha anche avuto la possibilità di suonare insieme al regista Abel Ferrara; le tappe di Brescia e Pisa, in collaborazione con l’Università di Brescia e l’Università di Pisa; nonché, tra le date all’estero, la serata conclusiva del festival “Les Rencontres du Cinéma Italien”, che in passato ha ospitato le sonorizzazioni realizzate da gruppi italiani quali Massimo Volume, Julie’s Haircut e Giardini di Mirò. A seguito del successo registrato, la band rilascia un LP contenente la soundtrack, registrato dal vivo e pubblicato da Dischi Bervisti e Koe Records. Il disco esce il 31 gennaio 2020 ed è presentato ufficialmente sempre il 31 gennaio a Roma, all’interno della Salle du Cinéma dell’Institut Francaise Centre Saint Louis, in collaborazione con l’Ambasciata Francese. La successiva tournée, prevista a supporto dell’uscita, è tuttavia cancellata a causa della pandemia.
Forte dell’esperienza de “L’Uomo Meccanico”, su commissione del Soundscreen Film Festival di Ravenna, la band produce un nuovo cine-concerto per il film “Nosferatu” di Murnau, presentato in esclusiva all’edizione 2020 del Festival.
Nel febbraio 2021, invece, realizzano “Retour au Ciné”, il film del cine-concerto de “L’Uomo Meccanico”, ripreso dal vivo presso il Teatro Comunale di Bologna e prodotto da Fonoprint studios, con il contributo della Regione Emilia-Romagna e la collaborazione di ATER Fondazione. Il film è presentato in anteprima al festival Univerciné di Nantes e poi trasmesso nell’ambito di VIRALISSIMA, il format di eventi online della Regione Emilia-Romagna, che raccoglie il meglio della produzione regionale.
Nella seconda metà del 2021 viene completato il progetto del nuovo disco “Bound”. Registrato con i quattro nello stesso ambiente, dal vivo ed in un’unica sessione, il disco affronta il tema delle relazioni come fondamento dell’esistenza ed uscirà a marzo 2022.
Nelle intenzioni degli Earthset, “Bound” non è solo un LP, ma una unitaria opera d’arte che abbraccia musica, letteratura, fotografia, performance live e arti visive.
Il tema centrale, le “relazioni”, umane e non, quale base su cui poggia l’esistenza, è la chiave di lettura dell’intero progetto e della scelta di registrare il disco dal vivo, in un’unica sessione senza soluzione di continuità. Ogni canzone è collegata alla precedente ed alla successiva, ogni brano ha il proprio video che, unitamente agli altri, andrà a comporre un’unica narrazione audiovisiva.
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