Intervista a Marcello Salvaggio sul suo nuovo romanzo

1. Nome e cognome:
Marcello Salvaggio

2. Nome del tuo romanzo:
Umiliati ed Esaltati

3. Parlaci del titolo, a cosa è dovuta la scelta?
L’apice del libro è il famoso episodio dell’Umiliazione di Canossa, quando Enrico IV, l’imperatore
del Sacro Romano Impero, allo scopo di ottenere la revoca della scomunica inflittagli dal papa
Gregorio VII, fu costretto a umiliarsi attendendo inginocchiato per tre giorni e tre notti davanti al
portale d’ingresso del castello della Gran Contessa Matilde, mentre imperversava una bufera di
neve.
Questo avvenimento rappresentò l’apparente esaltazione del papato e delle figure che lo
sostenevano, come la stessa Matilde, una delle donne più potenti del tempo e una delle protagoniste del romanzo.
Eppure l’umiliazione di Enrico esaltò la sua figura da un punto di vista prettamente cristiano. Il
papa dubitava della sua sincerità, ma doveva comunque assolverlo perché non poteva negare il
perdono a un fedele che si dichiarava pentito. Quindi colui che si umiliava allo stesso tempo
esaltava sé stesso nella virtù dell’umiltà, ed in tal modo si giunge al passo biblico: “Chiunque si
esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”, un Leitmotiv che è ripreso più volte nel corso del romanzo.

4. In tre parole descrivi il tuo libro:
Ambizioni, conflitto e spiritualità.

5. Da dove hai tratto l’ispirazione per scriverlo?
L’idea della creazione del romanzo risale a quando all’incirca undici anni fa scoprii la storia della
Gran Contessa Matilde di Canossa mentre facevo una ricerca sulle donne nel Medioevo.
La Lotta per le Investiture a scuola mi fu insegnata in maniera molto superficiale e arida. Quando
iniziai ad approfondire l’argomento, mi accorsi che c’erano lì personaggi affascinanti come la stessa Matilde, papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV. Figure umanamente impressionanti, ma rese opache quando la Storia è descritta nei manuali.
Mi misi a pensare che gli eventi a cui presero parte avrebbero potuto prendere forma in un racconto epico destinato sia a intrattenere che a istruire.

6. Dove si può acquistare?
Umiliati ed Esaltati può essere acquistato sugli store online e ordinato in libreria.

7. Cosa vuoi dire ai lettori?
Spero di riuscire a conquistare sempre di più il cuore degli appassionati di romanzi storici e di
continuare ad avere disponibilità per scrivere e materializzare i progetti che ho in mente, lavorando sodo perché l’opera successiva possa sempre rappresentare un passo avanti rispetto alla precedente. Sono ancora agli inizi, ma nel mio piccolo mi piacerebbe aiutare i lettori a comprendere meglio il periodo storico in cui ambiento i miei racconti.
Di solito si è abituati ad appiccicare al Medioevo un’etichetta troppo negativa, anziché vederlo
come un periodo con le sue ombre e le sue luci, così come qualunque altro nella storia. Non si può
mai salvare tutto o condannare tutto in blocco, di nessun’epoca storica.
È vero che il periodo subito dopo la caduta dell’Impero Romano fu caratterizzato da una decadenza della civiltà occidentale, ma poi l’Europa si riprese, e non può essere stata essenzialmente “buia” un’epoca che diede alla luce i castelli, le cattedrali, le università e geni letterari del calibro di Dante, Petrarca, Boccaccio, Chaucer o Chrétien de Troyes. Un’epoca in cui si dava molta importanza alla ragione, altrimenti le opere di autori come San Tommaso d’Aquino, Ruggero Bacone e Guglielmo di Occam sarebbero state molto diverse.
Le “pesti” e altri problemi sanitari di solito appiccicati al Medioevo avvenivano pure durante
l’Antichità (si pensi alla peste ad Atene descritta da Tucidide). Mentre l’elevata mortalità infantile e le carestie hanno tormentato l’umanità non solo nel Medioevo, ma anche prima e poi fino a epoche molto vicine a noi (e tutt’oggi questi problemi ancora gravano su zone del mondo più povere e meno industrializzate).
Dunque, oltre a intrattenere, vorrei anche fornire spunti di riflessione e stimolare la curiosità del
lettore riguardo al nostro passato.

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